Un tempo a protezione degli ingressi del paese erano erette le “croci”, ossia colonne votive di granito, sormontate dall’effigie di un santo o da una croce.
L’unica rimasta nella zona di origine è quella di Missanghèra, con la statua del protettore del rione, san Gaudenzio (collocata nel 1758). L’obelisco di Bortinate (del 1737) è stato spostato dietro alla Casa Protetta, mentre la statua che lo ornava, raffigurante san Giuseppe, ha trovato posto sulla sommità dell’omonima chiesa.
La colonna votiva collocata davanti a Porta San Pietro (del 1694) è ora al Varallino, dietro al santuario; quelle della porta di San Giovanni (o di Gesano) e di Porta Nuova sono invece andate perdute, così come quella al centro del cantone Coetta (piazza del Milite Ignoto).
Un’ultima “croce” (del 1773), sormontata dal teschio con le tibie incrociate, si trovava sul sagrato dell’antica parrocchiale, sino a fine XVIII secolo adibito a cimitero: è posta ora davanti all’ingresso dell’attuale camposanto.
Roberto Cardano