Posto al centro del cantone di Porta Nuova, l’oratorio di Santa Caterina, dedicato ai Santi Giovanni Battista e Caterina d’Alessandria, è sede dell’omonima confraternita galliatese, eretta nel maggio del 1563. Oscure le origini del primitivo edificio, attestato sin dal 1454 e demolito nel 1753 per lasciar posto all’attuale che, consacrato nel 1755, venne dotato di cupola centrale e provvisto di due altari, il maggiore (poi sostituito nel 1817) con il simulacro della Madonna della Cintura, e uno laterale, dedicato a san Bovo, patrono del bestiame.
All’interno, luminoso e dalle delicate linee tondeggianti, sono degni di nota sia lo splendido pavimento in mosaico a tessere policrome, con motivi geometrici e floreali, messo in opera nel 1880, sia il coro ligneo, scolpito verso il 1785 da Fortunato Uslengo. Molte le tele alle pareti: da segnalare almeno la grande pala d’altare con san Bovo a cavallo, una interessante «Annunciazione» attribuita a Simone Peterzano, due quadri con gruppi di confratelli in adorazione. Pregevole anche lo stendardo processionale della confraternita, risalente al XVIII secolo.
Roberto Cardano