L’oratorio di San Giuseppe, al cui interno era attiva (a partire almeno dal 1517) una compagnia devozionale intitolata al santo, ha probabili origini quattrocentesche.
Ristrutturato nel 1817 dagli abitanti del rione di Bortinate, l’edificio, oggi in stile neoromanico, ebbe la sua sistemazione definitiva nel 1919, quando fu rialzato e ampliato con l’aggiunta di un luminoso tiburio e di un piccolo coro. Alla sommità della nuova facciata trovò sistemazione la settecentesca effigie del santo titolare, anticamente posta a protezione dell’accesso al rione.
Da notare all’interno dell’oratorio, oltre alla seicentesca statua lignea del santo titolare (collocata sopra l’altar maggiore), la cappella della Madonna della Neve, che si apre sul lato meridionale dell’edificio. Al centro di essa, un pregevole affresco a soggetto mariano, attribuito a Giacomo da Sizzano (1483 circa). I dipinti sulle pareti circostanti, illustranti il «Miracolo della neve», si devono invece al galliatese Giovanni Pietro Ugazio (così come la soprastante tela della «Fuga in Egitto») e risalgono ai primissimi anni del XVII secolo; dello stesso periodo sono gli stucchi attorno al quattrocentesco affresco e sulla volta, opera del novarese Battista Paniga.
Roberto Cardano
