Audio don Ernesto:
Pensando alla voce del maestro Gesù, vi giunga in questa domenica del Buon Pastore il mio scritto settimanale. Gesù si rapporta con un tono della voce che non è volume assordante o timbro lacerante, bensì voce piena di calore che conduce, sotto la simbologia delle pecore, ai pascoli e alle terre nuove per comunicare amore, dolcezza, delicatezza, coraggio, speranza… Gesù, da buon maestro, ci insegna ad instaurare relazioni caratterizzate dalla tenerezza e ad abbandonare lo scontro aggressivo, il caos e le voci altisonanti. Abbiamo bisogno di percepire i piccoli gesti e le minuscole espressioni che annunciano il nuovo che arriva e la vita nella sua pienezza, come afferma Gesù nel Vangelo: “Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”. Tutto questo si concretizza nella ricerca sincera di percorsi che le celebrazioni della Festa della Liberazione e del Primo Maggio hanno rilevato: scelte di attenzione senza esclusioni, rispetto per la dignità di ogni persona, eliminazione dell’espressione “prima i nostri”. Il Coronavirus ha eliminato tutte le barriere e noi dobbiamo rendercene conto. Cominciamo a far decadere le leggi che lasciano persone ai margini della legalità invece di includerle. Siamo invitati a percorrere nuove strade che pur nella sofferenza ci facciano passare per quella porta che veramente conduce alla luce e che orienta verso la vita. Ricorro all’apologo che fu di mons. Oscar Romero, oggi santo, ucciso nel 1980 in El Salvador, che lui stesso ha raccontato nell’omelia del funerale di p. Navarro ucciso nel maggio del 1977: “Si narra che una carovana, guidata da un beduino del deserto, era disperata per la sete e andava cercando acqua nei miraggi del deserto. E la guida diceva loro: non di lì, di qua. E così varie volte, finché uno della carovana, innervositosi, tirò fuori la pistola e sparò alla guida che, ormai agonizzante, tendeva ancora la mano per dire: non di lì, ma di qua. E così morì, indicando la strada”. Chi prima di tutti ne ha dato l’esempio è stato Gesù il Buon Pastore, seguiamolo.
don Ernesto
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