Lettera aperta a don Davide Bandini nel giorno della sua ordinazione sacerdotale
Lettera aperta a don Davide Bandini
nel giorno della sua ordinazione sacerdotale
Carissimo don Davide,
ti scrivo questa lettera a nome di tutta la comunità parrocchiale di Galliate. Non sono avvezzo a questo genere letterario magari un po’ in disuso. Voglia essere questo, però, un modo per farti sentire maggiormente presente in mezzo a noi, sicuri più che mai che sei ordinato, come dice la preghiera, a collaborare nel diffondere il Vangelo nel mondo intero. Eccoci stretti attorno a te, perché tu possa vivere con maggior intensità il tuo prossimo ministero sacerdotale. Vogliamo immetterti in quella scia di luce nella quale hanno camminato sia i sacerdoti nativi della nostra comunità sia i sacerdoti venuti in mezzo a noi. E’ pur vero che sono del passato, ma poiché è ancor viva la loro presenza tra noi significa che la loro memoria è ben radicata nel nostro territorio. Il Beato Francesco Quagliotti, a cui è dedicato l’Oratorio, il nostro OBQ, ti orienti nell’attenzione ai fanciulli e ai giovani nei loro primi passi nella fede e ti renda sempre un appassionato della fraternità sacerdotale.
S. Giuseppe Maria Gambaro, sia nella sua espressione di vita religiosa francescana, sia come missionario, ti apra a quelle periferie esistenziali, affinché la nostra Chiesa diocesana sia veramente in uscita per portare la gioia del vangelo.
Don Silvio Gallotti ti riporti a quella spiritualità interiore, fondamentalmente mariana, vera forza per affrontare le difficoltà della vita.
P. Francesco Fasola ti illumini nel discernere i vari carismi delle persone, lui che ha anticipato il valore del laicato individuando le doti di fratel Carlo Carretto, qui a Galliate alle sue prime esperienze come maestro.
Altre persone, sicuramente più vicine a te anche negli anni, diventino luci che si accendono sul tuo cammino; ricerca in loro non le grandi manifestazioni trascendentali, bensì il vivere semplice della vita cristiana e sacerdotale.
A te il nostro augurio perché il tuo ministero possa raggiungere le nostre miserie umane e portare la vicinanza della consolazione.
Tuo don Ernesto con la comunità parrocchiale
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